- IT ORTOUT MORIS Corr.Griffi Magni, 146
- Unità archivistica
- 1847
Parte diOrto botanico
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Richiesta di raccomandazione per Cannas
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Lettera inviata da Cagliari il 20 aprile 1855, in cui Cannas chiede a Moris di aiutarlo, desiderando trasferirsi da Cagliari a Torino sulla cattedra di Materia Medica, resasi vacante.
Invio a San Giorgio di piante di camelia.
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Lettera senza data e località di invio. Lo scrivente chiede a Moris di acquistare piante di camelia vive e di mandargliele, via Genova e Civitavecchia, a Roma.
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Onorificenza concessa a Moris.
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Lettera inviata da Torino il 29 marzo 1838. Lo scrivente si congratula con Moris per l’onorificenza che gli è stata accordata.
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Variazioni al corso di Chimica e Botanica.
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Lettera inviata da Nizza il 3 maggio 1847. Lo scrivente ricorda a Moris che questo è il periodo adatto per piantare le talee di piante grasse e pertanto ne attende l’invio. Lo scopo principale della richiesta è di avere piante già ben determinate. La cassa dovrebbe essere affidata al signor Borsarelli, che sarà responsabile del trasporto. Vérany propone alcune variazioni al corso di Chimica e Botanica, per favorire l’apprendimento degli studenti. Trasmette a Moris i saluti del cavalier Deporta.
Posto di controllore delle farmacie
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Lettera inviata da Nizza il 18 settembre 1846. E’ morto il padre di Vérany, lasciando liberi i posti di tassatore, verificatore e visitatore. Il protomedico Millon gli ha assegnato provvisoriamente l’incarico ed ha chiesto al Magistrato del Protomedicato di assegnarglielo definitivamente. Corre però voce che vi sia un altro pretendente, per cui Vérany chiede a Moris, quale consigliere del Protomedicato, di favorire la sua nomina.
Professore di Chimica e Botanica a Nizza
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Lettera inviata da Nizza il 29 dicembre 1845. Lo scrivente è stato nominato professore di Chimica e di Botanica all’Università di Nizza, e ringrazia Moris per l’impegno avuto nel favorire tale nomina.
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Lettera inviata da Genova il 21 marzo [vedi bollo postale; dal contesto si può dedurre che l’anno di spedizione sia stato il 1837, in cui è uscito il primo volume di Flora Sardoa]. Viviani ha mandato a Colla, tramite la messaggeria Bonafous, due copie dei primi tre fascicoli della sua opera sui funghi, una delle quali è da far pervenire a Moris. Vi è un generale desiderio di vedere edita Flora Sardoa. Bene ha fatto Moris, secondo Viviani, a far venire da Parigi un disegnatore e a farlo lavorare sotto i suoi occhi [si tratta di Jean Christoph Heyland], per poterlo istruire e correggere immediatamente. Viviani tempo fa ha addirittura imposto ad un disegnatore di lavorare in casa sua.
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Lettera inviata da Genova il 16 marzo 1837. Lo scrivente ringrazia Moris per avergli favorito le piante secche desiderate. Ringrazia anche De Notaris per il disturbo che la spedizione del pacco gli ha procurato [De Notaris all’epoca era assistente di Moris a Torino; solo a fine anno si trasferì a Genova]. Viviani si dichiara lieto che il primo volume di Flora Sardoa sia in stampa e invita Moris a farne pervenire parecchie copie ai librai genovesi.
Manutenzione di Oncidium bifolium.
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Lettera inviata da Genova il 3 dicembre 1836. Come promessogli, Viviani ha spedito a Moris un esemplare di Oncidium bifolium descritto da Lindley e suggerisce le attenzioni da riservare a questa orchidacea rampicante al fine della sua conservazione.
Scambio con piante dell’Egitto.
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Lettera inviata da Genova il 26 luglio 1836. Viviani, ormai avanti con gli anni, ha ormai rinunciato alle sue erborizzazioni e vive nel suo studio consultando libri e ordinando il suo erbario, cui desidererebbe aggiungere le piante che gli mancano. Riporta pertanto sulla lettera un elenco dei suoi desiderata, sperando che Moris possa accontentarlo almeno in parte. In cambio potrebbe offrirgli molte piante dell’Egitto, che purtroppo sono ancora da classificare.
Pubblicazione sui Funghi di Viviani.
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Lettera inviata da Genova il 12 novembre 1835. Viviani approfitta del passaggio a Genova del cavalier Carena per mandare a Moris due copie del 4° e 5° fascicolo della sua pubblicazione sui funghi; una è da fare avere all’avvocato Colla. L’invio delle pubblicazioni avviene in ritardo, a causa dei funesti eventi di Genova, che l’hanno costretto a stare fuori città per due mesi [il riferimento è all’epidemia di colera che ha colpito Genova]. Spera che Moris abbia lavorato alla stesura della sua Flora Sardoa. Viviani è curioso di sapere se Moris tiene il suo corso in latino e a che punto è l’uso di tale lingua nelle scuole torinesi.
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