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Descrizione archivistica
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Esami d'ammessione alla Scuola superiore di Metodo dal 13 luglio 1852

Registro degli esami d'ammissione alla Scuola superiore di Metodo (1852-61).
Ogni pagina presenta, per lo stesso candidato, i verbali delle due sedute in cui è diviso l'esame di ammissione, sulla base del R.D. 1281 del 24 ottobre 1851. Le materie oggetto d'esame nella prima seduta sono Botanica, Mineralogia e Zoologia; nella seconda Chimica, Filosofia razionale ed Elementi di Aritmetica e Geometria.
Con rubrica.

Esami verbali pubblici de' Professori di Metodo

Registro degli esami esami pubblici (1846-62).
Secondo quanto disposto negli articoli 3-7 del Regolamento annesso alle R. Lettere-Patenti n. 515 del 1° agosto 1844, che disciplinano lo svolgimento degli esami finali della Scuola superiore di Metodo, al termine del corso si tenevano una prova scritta su un argomento proposto dal professore di Metodo e un'interrogazione orale su tutte le materie del corso: la Metodica generale, la Metodica speciale, "i doveri dei professori di Metodo", "i principii della disciplina scolastica e delle regole con cui si governano le scuole" (art. 1).
Con rubrica.

Allievi della Scuola superiore di Metodo 1845-46 1846-47 1847-48 1848-49 1849-50 1850-51 1851-52

Registro degli studenti iscritti alla Scuola superiore di metodo per gli anni accademici dal 1845-46 al 1851-52. Per ogni studente è riportato cognome, nome e qualifica, luogo e data di nascita, data di iscrizione, domicilio, indicazione della Facoltà presso cui si sono compiuti gli studi richiesti per l'ammissione, data e risultato dell'esame di ammissione, data della verifica del certificato di frequenza alla scuola e osservazioni varie.
Non presenta rubrica.

Notizie dal fronte (famiglia Gamna)

  • IT ASUT MOTTURA F.-Gamna Guerra Gam
  • Unità archivistica
  • 1914 - 1918
  • Parte diMottura, famiglia

Busta con titolo "Per Laura", contenente una lettera di Anna Gamna alla sorella Laura, insieme alla trascizione di cinque lettere del loro fratello Giuseppe (agosto 1914), indirizzate ad Anna medesima o al fratello Carlo o alla madre, Angela Martinazzi, dai paesi di Longarone, Pieve di Cadore e Lozzo di Cadore, dove Giuseppe Gamna si trova arruolato nel 5. reggimento Genio. Sulla busta notazione a matita di Giacomo Mottura: "Agosto 1914 lettere di zio Peppino in avvicinamento al fronte trascritte da nonna Angela [Martinazzi] e Anna [Gamna]. Interessanti". Giuseppe Gamna, arruolato nel 5. reggimento Genio, si trova impegnato nelle operazioni di difesa e fortificazione che avevano interessato il Cadore fin dal momento dell’annessione all’Italia (1866) e poi con maggiore intensità dal 1904. Dal settembre 1913 numerosi emigranti, che avevano trovato un posto di lavoro in Germania e in Austria, ricevendo notizie di un possibile attacco nemico, cominciarono a rientrare in Cadore. Il governo incentivò l’arrivo di questi uomini attraverso bandi di arruolamento e biglietti gratuiti:
“Il treno era lunghissimo e per metà occupato da artiglieria da montagna ed un altro ne seguiva di alpini; al nostro fu aggiunto a Verona un treno lunghissimo di emigranti tutti su carri merci; spettacolo commovente indescrivibile … Questa mattina sveglia alle 4 e abbiamo fatto una prima marcia non lunga, senza zaino, su per una valle laterale per visitare dei lavori; domani faremo lo stesso in un’altra valle in posto un pochino più lontano e così di seguito finché saranno finite le visite di riordinamento dei lavori di tutte le valli che partono da questo paese [Longarone], ossia fino a sabato sera, momento in cui ci divideremo forse in due plotoni, uno per una valle qui vicino e l’altro (probabilmente il mio) per l’alto Cadore … Ma tutto per ora non è assolutamente altro che le solite autunnali visite di questo reggimento in queste parti" (Longarone, 13 agosto 1914, alla madre);
“… si direbbe quasi che non si è in quella spensierata compagnia che è una riunione di soldati, poiché tutti sono pensierosi e poco in vena di scherzare, io per primo; pensa che da quando sono stato richiamato non ho ancora sentito in treno, in caserma o fuori quelle canzoni monotone speciali dei soldati; si vede che il pensiero generale è alle famiglie ed al futuro. … dicesi che Pieve sia già piena di militari. Ieri sera è giunta qui una squadra di artiglieria per requisire tutti i cavalli e simili che sono disponibili … Sento dire in questo momento che da lunedì la ferrovia (che saprai va fino a Pieve già da due anni) sarà unicamente a disposizione di servizi militari …” (Longarone, 15 agosto 1914, a Carlo);
“… ho dovuto scendere in un pozzo di sei metri di profondità costruito per poter far saltare un ponte, dal fondo del quale (pozzo) parte una galleria laterale orizzontale alta appena ½ metro ...” (Lozzo di Cadore, 19 agosto 1914, alla madre);
“… dopo il rancio siamo andati a visitare il forte del Colle Piccolo, non potente come l’altro più alto, però magnifico esso pure, ma spaventoso.” (Lozzo di Cadore, 20 agosto 1914, alla madre).
Biglietto del 17 luglio 1916 in cui Angela Martinazzi dà notizie a Dino Mottura dei figli Giuseppe Gamna ("la solita vita al rombo del cannone, scoppi di granate") e Carlo Gamna ("... in data 15 [luglio] sappiamo che è sempre a Treviso con centinaia di medici che aspettano destinazione a poco a poco sono inviati nelle varie zone ...").
Lettera del 24 luglio 1916 in cui Angela Martinazzi informa la figlia Laura che Carlo Gamna è partito il 22 per Portogruaro e che è stato nominato capitano. Non è stato rinvenuto il fascio di lettere con le notizie dal fronte che dice di trasmettere.
Cartolina postale del 22 agosto 1917 in cui Angela Martinazzi riferisce alla figlia Laura che "Carlo [Gamna], lasciato Castelfranco il 14, percorse gran tratto della pianura veneta verso Santa Maria La Longa, poi Percotto [sic], poi Clauiano ecc. portandosi dietro l'intera Sezione che è interamente affidata a lui e a un collega capitano, in attesa di un nuovo comandante. E' nel pieno trambusto del trasferimento, oggi qua domani là, obbedendo ad ordini improvvisi, attendandosi nella campagna o trovando asilo in cascinali."
Cartolina illustrata da Levo, in data 11 novembre 1918, indirizzata a Laura Gamna: "Con te, Dino e bimbi all'annunzio della seconda firma d'armistizio!" Firmano Maman [Angela Martinazzi] e Carlo [Gamna].

Lettere di Giovanni Giacinto Ariagno

  • IT ASUT MOTTURA F.-Gamna Guerra. Ari
  • Unità archivistica
  • 1916-10-27 - 1918-05-15
  • Parte diMottura, famiglia

Ringrazia Ferdinando Mottura e Laura Gamna del sostegno a sé e alla propria madre anziana. Fino al 1917 le cartoline sono spedite da: Ospedale di guerra 35 - 3. Armata

Lettere di Angelo Aussello

  • IT ASUT MOTTURA F.-Gamna Guerra. Aus
  • Unità archivistica
  • 1915-06-15 - 1918-08-18
  • Parte diMottura, famiglia

Caporale, poi caporal maggiore, poi sergente, in servizio come infermiere presso il 102. Reggimento , 2. Sezione Sanità per Fanteria. Manda notizie della propria salute e menziona spesso la moglie Rosalia.

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