Corrispondenza tra il Comune di Genova ed Enrico Castelnuovo, scambiata negli anni Duemila. La prima lettera è firmata dall'assessore alle Istituzioni e Attività culturali Gustavo Gamalero, la seconda è redatta su carta intestata del Servizio Beni Culturali.
Lettera di Contarini a Castelnuovo: accompagna l'invio di un progetto per la pubblicazione degli scritti di André Jolles, non rinvenuto [1]. Contarini motiva la scelta di riunire i saggi di storia dell'arte e di letteratura medievale di Jolles richiamando il carteggio tra l'autore e Huizinga, nel quale egli stesso ricordava di aver lavorato ai contributi su Dante, Cavalcanti e Boccaccio in un momento di riflessione sui Primitivi. Riferendosi probabilmente a una lezione tenuta alla Scuola Normale Superiore di Pisa su invito di Castelnuovo, annuncia di voler raccogliere il materiale discusso in un articolo e domanda se gli Annali possano essere interessati alla pubblicazione o se destinarlo a Ezio Raimondi per «Intersezioni» [2]. In coda sono chiesti "chiarimenti sul famoso quadro della cerchia dei van Eych, originale a Copenaghen [sic] e copia a Parigi" [3].
Cartolina di Contarini a Castelnuovo: ricorda un recente incontro con Maurizio Ghelardi, a cui la lega "una lunga fedeltà warburghiana-jollesiana", e invia il proprio indirizzo in vista della pubblicazione di un suo articolo su «L’Indice» [1].
Lettera di Contarini a Castelnuovo: accompagnava l'invio del volume degli scritti di André Jolles, da lei curato e ricorda l'avvio dell'impresa ai tempi di una lezione tenuta alla Scuola Normale Superiore di Pisa [1]. Comunica che sta curando per Aragno la pubblicazione dei "Primitivi" e delle conferenze di Jolles si storia dell'arte [2].
Lettera di Conti a Castelnuovo: accompagna l'estratto segnalato in nota [1]. Ringraziandolo per l'invio della nuova edizione del libro su Matteo Giovannetti, si sofferma sulla prefazione: la apprezza perché chiarisce che, per comprendere la pittura di Avignone, era stato necessario aggiornare il "concetto del senso di qualità" rispetto a quanto inteso negli studi di Meiss e Panofsky [2]. Proponendosi di fare lo stesso per Maso di Banco, Conti lo aggiorna sulle proprie ricerche e in particolare su quella che ritiene la sua prima opera, la Madonna di San Giorgio a Ruballa [FI] [3]. In chiusura, torna sulle fotografie delle pitture di Giovannetti pubblicate da Castelnuovo che, rivelando gli impasti della pittura a calce, sono per lui di particolare interesse.
Corrispondenza tra André Corboz ed Enrico Castelnuovo, scambiata negli anni Novanta in accompagnamento a estratti non pervenuti. Si conserva inoltre la fotocopia di una lettera di André Corboz e Roger Kempf a Gerhard Schweitze (12 agosto 1991), allegata al biglietto del 4 ottobre 1991.
Lettera di Coroneo a Castelnuovo: accompagna l'estratto segnalato in nota [1]. Coroneo domanda a Castelnuovo di tenere nel prossimo inverno una lezione all’Università di Cagliari, su un argomento a sua scelta [2].
Corrispondenza tra Erica Cozzi ed Enrico Castelnuovo, scambiata tra la seconda metà degli anni Ottanta e gli anni Duemila. La lettera dell'11 giugno 1999 reca in allegato il testo dell'intervento discusso da Cozzi in un convegno tenutosi a Udine nel 1995; gli allegati e gli estratti menzionati nelle altre non sono stati rinvenuti.
Lettera di Cristiani a Castelnuovo: accompagna l'estratto segnalato in nota e le fotocopie di una sua relazione discussa a Todi [1]. Richiamando l'opuscolo inviato, annuncia si star lavorando a una raccolta di saggi sulle controversie eucaristiche nell’alto medioevo, che avrebbe raccolto la stessa relazione di Todi su Amalario di Metz, un contributo già pubblicato su «Studi medievali» nel 1968 e uno su Berengario di Tours, in preparazione [2]. Chiede quindi un parere sulla possibile pubblicazione da parte di Einaudi, proponendo di interessare Carlo Ginzburg. Sono inoltre menzionati un seminario alla Scuola Normale Superiore di Pisa [3] e un convegno su Giorgione, che si era tenuto presso l’Istituto di Storia dell’arte dell’Università di Roma, occasione nella quale aveva incontrato Cesare Vasoli [4].
Corrispondenza tra Fabrizio Crivello ed Enrico Castelnuovo, tra fine anni Novanta e primi anni Duemila. Parte accompagna gli estratti di cui il mittente è autore.
Corrispondenza tra la direzione del periodico «Cultura e scuola», nella persona del direttore Umberto Bosco, ed Enrico Castelnuovo, scambiata nella prima metà degli anni Sessanta.
Corrispondenza tra Marisa Dalai Emiliani ed Enrico Castelnuovo, scambiata tra la prima metà degli anni Ottanta e la prima metà degli anni Duemila; gli allegati menzionati in alcune delle lettere non sono stati rinvenuti.
Corrispondenza tra Gigetta Dalli Regoli ed Enrico Castelnuovo, scambiata nella seconda metà degli anni Ottanta in accompagnamento ad allegati non pervenuti.